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Esiste un’arte che non si limita alla rappresentazione del reale, ma lo trasfigura, lo scompone e lo restituisce arricchito di significati interiori, sensazioni tattili e vibrazioni emotive. Stefania Pinci, con la sua nuova mostra ad Assisi, si colloca esattamente in questa dimensione, un territorio ibrido tra la ricerca cromatica e la sperimentazione materica, tra la suggestione figurativa e l’astrazione lirica.

Dal 6 al 15 giugno 2025, nella storica cornice di Assisi, l’artista presenta un corpus di opere inedite, segnando un ulteriore capitolo del suo percorso di indagine sulla potenza espressiva del colore e della materia. Una mostra che si preannuncia come un viaggio sinestetico, un dialogo tra energia interiore e superfici pittoriche, tra gesto e contemplazione.

Oltre la superficie, l’essenza della pittura di Stefania Pinci

L’opera di Stefania Pinci si sviluppa come un’indagine meticolosa e al contempo intuitiva sulla potenzialità evocativa della materia pittorica. Il suo lavoro si radica in una gestualità controllata, dove il colore si stratifica e si sedimenta in forme che sfuggono a una classificazione rigida, ma che evocano paesaggi interiori, visioni cosmiche, tracce di una memoria ancestrale.

L’astrazione che caratterizza i suoi lavori non è mai sterile esercizio formale, bensì una rivelazione progressiva, un invito all’osservatore a farsi parte attiva dell’esperienza estetica. La Pinci non si accontenta di rappresentare: attraverso spessori, sovrapposizioni, graffiature e velature, ci immerge in un linguaggio che è al tempo stesso lirico e materico, istintivo e sofisticato.

In questa nuova mostra, il medium pittorico diviene un campo di forze, un luogo di tensioni e armonie in cui il colore si trasforma in struttura, il gesto in narrazione. L’uso di pigmenti densi e superfici tattili suggerisce una ricerca che va oltre la mera bidimensionalità della tela, esplorando una dimensione quasi scultorea del segno pittorico.

La mostra di Assisi: le opere inedite di Stefania Pinci tra radici e innovazione

Assisi, con la sua eredità spirituale e la sua storia millenaria, offre un contesto ideale per la sensibilità artistica di Stefania Pinci. La città, con la sua luce rarefatta e le sue architetture sospese tra terra e cielo, dialoga con le opere dell’artista, innescando un gioco di rimandi simbolici e di silenzi carichi di significato. Le opere inedite presentate in questa mostra rivelano un ulteriore passo avanti nella sua ricerca artistica. Qui la pittura non è più solo un mezzo, ma diventa una soglia, un varco aperto verso una dimensione più intima e universale al tempo stesso.

Questa mostra ad Assisi rappresenta quindi un momento cruciale nel percorso dell’artista, un punto di sintesi tra passato e presente, tra radici e innovazione. Il suo lavoro continua a dimostrare come la pittura, nonostante la pervasività delle nuove tecnologie e dei linguaggi digitali, rimanga uno strumento potentissimo di introspezione e di connessione con il mondo.

Visitare la mostra di Stefania Pinci ad Assisi non sarà una semplice esperienza espositiva, ma un’immersione totale in un universo pittorico fatto di tensioni e armonie, di luce e materia, di intuizione e controllo.

Queste opere inedite non si limitano a essere viste: vanno attraversate, percepite, vissute. Il colore diventa voce, la superficie si fa memoria, il gesto diviene racconto.

Per chi cerca un’arte capace di emozionare e far riflettere, per chi vuole immergersi in una pittura che parla il linguaggio dell’essenza, questa mostra è un appuntamento imperdibile.